Teoricamente sarebbe auspicabile; in pratica molto di rado le aziende produttrici forniscono tali dati. Quindi in molti casi il dubbio rimane e l’ultima parola spetta al progettista.
La normativa ci viene in aiuto con alcune indicazioni generali. La UNI EN ISO 13788:2003, ad esempio, fornisce la quantità limite di condensa ammissibile in funzione di diverse tipologie di materiali. La stessa cosa fa la DIN 4108 e alcune WTA.
In alternativa, per alcuni specifici problemi e/o materiali WUFI® mette a disposizione dei moduli di post-processing per la valutazione dei risultati delle simulazioni. Tali moduli considerano per ora le seguenti istanze: trasmittanza termica in regime dinamico, muffa superficiale (WUFI® Bio), corrosione da carbonatazione nei materiali dei beni culturali (WUFI® Corr).
I limiti di accettazione/uso di un materiale non dovrebbero essere forniti dal produttore?
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I limiti di accettazione/uso di un materiale non dovrebbero essere forniti dal produttore?
Eleonora Marra, IBP Holzkirchen